Si utilizzerà una barca usata, opportunamente modificata. Anche tanta strumentazione non sarà nuova, ma comunque testata e aggiornata. La capacità di riutilizzare le cose è a vantaggio nostro e dell’ambiente.
Sistemi di produzione e stoccaggio di energia elettrica saranno installati a bordo, come panneli fotovoltaici e idrogeneratore, e la gestione totale sarà nelle mani del suo utlizzatore. È una prova tangibile della possibilità di avere energia a basso costo che opportunamente gestita può bastare al fabbisogno dell’individuo.
L’acqua come elemento primario per la vita dell’uomo merita una gestione consapevole. A bordo della barca ci sarà un dissalatore che produrrà acqua potabile dall’acqua di mare. Ancor più importante ne deriva la gestione, in quanto il dissalatore utilizza energia elettrica. Oltrettutto ne deriva anche un’attenta gestione del cibo considerando anche il fatto degli spazi ristretti e di una quantità di cibo sufficiente per un giro del mondo.
Come un’impresa del genere può prendere corpo a seguito di un sogno così i giovani non devono mollare i propri sogni e perseguirli ad ogni costo. La libertà di ognuno viaggia anche attraverso la realizzazione dei propri sogni e delle proprie aspirazioni. Avere delle aspettative proprie e perseguirle fa si che venga meno anche un retaggio culturale che prevede soddisfare le aspettative altrui a scapito del proprio benessere.
La vela come connubio perfetto tra uomo e mare. Il vento come viaggiatore errante e combustibile per questo sport straordinario.
Ancora una volta vestirò i panni da ricercatore e farò la mia parte per rendere un servizio alla scienza e alla ricerca. Cercherò partner scientifici per instaurare una collaborazione. Chiunque può essere di supporto alla scienza e alla ricerca, tutto volto a migliorare il nostro mondo.
Si chiederà l’omologazione del Giro del mondo facendolo rientrare come record di navigazione intorno al mondo con partenza e arrivo nello stesso porto italiano.