PRIMA PARTE: IL RESTAURO DI ARMADUK E LA SUA PREPARAZIONE
Il viaggio di Armaduk è già iniziato. E' iniziato da quando ho trovato lo scafo e l'ho portato a casa. E' un viaggio che inizia da terra e poi proseguirà per mare. Una gestazione necessaria che darà vita a un sogno. Qui Armaduk si preparerà per il mare. Senza questa prima fase a terra non ci sarebbe il viaggio in mare.
10 maggio 2024
Armaduk è arrivato a casa
14 maggio 2024
Carteggiatura interna del gelcoat per poi intervenire con la vetroresina per rinforzare la struttura
21 settembre 2024
La riserva stagna di galleggiabilità di prora è stata ripristinata con schiuma espansa bicomponente
13 ottobre 2024
Terminato l'asse del timone con la losca interna d'acciaio fatta in modo tale che non entri acqua all'interno.
23 ottobre 2024 - Alcune foto prima di chiudere il compartimento di prora. I "passauomo" sono aperture nelle paratie, in coperta e sullo specchio di poppa di Armaduk. Sono chiuse da portelli stagni che rendono quindi stagni i compratimenti e le aperture esterne. L'apertura superiore a prora (che si apre sulla coperta) ha la funzione di accedere alla "cala vela" ossia ad un vano per riporre le vele. Le altre servono per passare da un compartimento all'altro, o come uscita di emergenza.
24 ottobre 2024 - La paratia nella foto separa la prora dalla parte centrale all'interno di Armaduk. Questa separazione degli spazi interni permette, oltre a creare compartimenti stagni che assicurano il galleggiamento in caso di falla, ad organizzare gli spazi anche in spazi bagnati, umidi e asciutti. L'acqua, che non manca in mare e che rende la barca un ambiente esposto a schizzi, onde e pioggia, è un elemento sempre presente. Per questo è importante preparare degli ambienti adatti sia ad accoglierla (come quella portata dalle vele bagnate o da schizzi di mare e sgocciolamenti degli indumenti) che a delimitarla. La separazione in compartimenti stagni influisce anche sul comfort e il riposo, assicurando un ambiente asciutto dove stivare gli indumenti asciutti e dove dormire.
11 novembre 2024 - Le foto mostrano la paratia poppiera di quella che sarà la cellula. Oltre al supporto dell'idrogeneratore necessario per la carica delle batterie.
11 febbraio 2025 - Siamo arrivati a metà febbraio 2025 e la cellula è pronta! Carmine ha lavorato duramente durante questi mesi invernali per completarla e adesso ha preso la sua forma definitiva. Ed è proprio di questi giorni l'interessamento e l'intervista di Rai Radio 1 a Carmine nell'ambito della trasmissione "Radio di Bordo" andata in onda Sabato 8 febbraio 2025. Ascolta l'intervista, vai al podcast della trasmissione.
12 febbraio 2025 - Queste foto rendono l'idea dell'abitabilità della cellula abitativa costruita da Carmine, praticamente il luogo dove passerà la maggior parte del suo tempo che gli offrirà un riparo dalle intemperie, ma anche di manovrare e controllare la navigazione. Al riparo da acqua, vento, pioggia, umidità. Il Mini650 già inaffondabile (galleggia anche se immerso nell'acqua) diventa così anche stagno sia a poppa che a prua, dove saranno stivati viveri, abbigliamento e tutto il necessario per la vita a bordo per gli 8 mesi di navigazione previsti.
"I lavori procedono e ieri ho terminato la laminatura della cellula. Un lavoro lungo e fisicamente dispendioso fatto di incertezze e dubbi, ma che alla fine è risultato molto soddisfacente. A volte ho la sensazione di aver terminato, ma così non è. Mancano ancora un po' di cose. In questi lavori di preparazione sono solo. Da solo prendo decisioni su cose che mi mettono dei dubbi che sembrano invalicabili ma che, con un po' di pazienza, riesco a risolvere. D'altra parte sarò solo in navigazione e la condizione di questa fase non mi disturba poi più di tanto. Credo che il mio modo di preparare la barca, al giro del mondo, sia funzionale al progetto. Il mare vorrà poi collaudare Armaduk, ma io so che sarà promosso."
Carmine Vetrugno, 12 febbraio 2025
21 marzo 2025 - I lavori su Armaduk procedono... Le due cupole ora installate (di cui nella foto si vede quella di dritta) hanno la funzione di dare allo skipper visibilità a 360 gradi senza dover uscire dall'unità abitativa posta a poppavia dell'albero, una struttura che chiude completamente il pozzetto proteggendo lo skipper da freddo, acqua, vento. Una struttura necessaria a proteggere lo skipper dall'esposizione allo stress degli agenti atmosferici.
Nella foto si vede anche uno "scalino" (di colore verde) che permette allo skipper un passaggio esterno, un appoggio per i piedi per muoversi sul lato della barca in modalità comunque protetta, sia dalla "battagliola" (una ringhiera metallica che corre ai bordi della coperta per proteggere ed impedire all'equipaggio di finire fuoribordo) che assicurato a delle cinghie agganciate allo scafo, un sistema chiamato "lifeline" (un sistema che assicura una persona tramite una cinghia di sicurezza a degli anelli chiamati golfari, al fine di evitare di essere accidentalmente sbalzati fuoribordo).
03 aprile 2025 - Il primo passo d'uomo è stato montato. È quello che separa la cala vele a prora dallo scomparto centrale. Per questione pratiche l'ho dovuto installare prima della verniciatura. Dalle foto si può anche vedere il puntello (che si trova nello scomparto centrale) e il rinforzo superiore che fa da supporto all'albero.
22 aprile 2025 - Ci siamo quasi! Terminata la carteggiatura, passerò alla prima mano di primer. Il varo di Armaduk si avvicina!
30 aprile 2025 - Armaduk è verniciato! I colori scelti solo il grigio per la tuga e arancio per lo scafo e la verniciatura, completata da Carmine domenica scorsa, fa finalmente apprezzare le sue linee. Ora si procede con la carena, la parte bassa dello scafo che in mare è immersa nell'acqua. Il trattamento della carena è importante in quanto previene la formazione di uno strato di vegetazione marina che, con il passare del tempo, rallenterebbe la velocità di navigazione.